Si sente parlare con sempre maggiore intensità di “Digitalizzazione” e delle positive ricadute a tutti i livelli per le aziende che si sapranno adeguare. Ma ancora non è sempre ben chiaro il significato e l’importanza della digitalizzazione nella vita e nello sviluppo aziendale. Rinfreschiamo il concetto: Digitalizzare vuol dire semplificare e risparmiare applicando tecnologie in grado di portare soluzioni alle esigenze produttive, operative, commerciali. Significare usufruire di una visibilità a tutti i livelli per comunicare, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, in tempi ridottissimi e in maniera ottimale.   Un aiuto concreto agli imprenditori che vogliono applicare processi di digitalizzazione alla propria azienda, micro, piccola o media che sia, arriva dai numerosi bandi agevolativi attivati da alcune Camere di Commercio. Si tratta della strategia definita Piano Transizionale digitale 4.0, che mira alla incentivazione per l’adozione di interventi di digitalizzazione e automazione funzionali alla continuità operativa delle imprese durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. Da una ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano emerge come il gap delle PMI italiane verso quelle europee sia ancora notevole: un divario medio del 37%, che arriva al 65% se confrontato con la Germania. Solo il 34% delle PMI italiane possono essere considerate “mature” dal punto di vista del digitale. Colmare il divario con la Germania avrebbe un impatto sul nostro PIL di ben 7 punti. La crescita, lo sviluppo e il recupero della competitività passa quindi, in maniera netta, attraverso investimenti di digitalizzazione, senza i quali si rischia di vedere annullato ogni altro sforzo imprenditoriale. Il contributo consiste nella concessione di un voucher, finalizzato appunto a supportare interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico, quali l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di: migliorare l’efficienza aziendale; modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro; sviluppare soluzioni di e-commerce; fruire della connettività a banda larga e ultra larga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare; realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT. Per quanto riguarda la Lombardia, la Giunta regionale, nella seduta del 26 aprile 2021, ha approvato con delibera n. 4615 i criteri del bando Digital Business, promosso in collaborazione con Unioncamere Lombardia. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto per due tipi di interventi: intervento micro: possono accedere le microimprese, il contributo massimo è di € 5.000,00 intervento piccolo-medio: possono accedere PMI e microimprese, il contributo massimo è di € 15.000,00           QQubo Marketing & Digital Agency marketing@qqubo.com